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martedì 11 aprile 2017

GLAD PÅSK (la Befana svedese di Pasqua)





Nei giorni precedenti la Pasqua, in Svezia si usa agghindare con decorazioni pasquali l’intera casa. Galline, pulcini, coniglietti, befane e uova colorate non possono mancare in una casa svedese, ma il simbolo per eccellenza è il “Påsk träd”. Dei rami di betulla vengono messi in un vaso ed addobbati con ovetti e piume colorate, aggiungendo dell’acqua qualche giorno prima di Pasqua, si potranno ammirare in tempo dei rametti ricchi di foglioline verdi.


Pensavate che la Befana arrivasse il 6 di gennaio? Beh, forse qui in Italia ma non in Svezia perchè arriva il giorno di Pasqua! La figura di Påskkäringen, la Befana pasquale, risale ad una vecchia credenza popolare svedese secondo la quale una strega in groppa ad una scopa (proprio come la Befana in Italia), volava nella notte tra il mercoledì santo ed il giovedì santo per poi fare ritorno nel giorno di Pasqua (e proprio per impedirne il ritorno si accendevano dei grossi fuochi).





Le befane pasquali vengono spesso raffigurate con una caffettiera, un gatto nero e una scopa, attributi che non hanno relazione con le streghe del ‘600. Il caffé ancora non era stato importato in Svezia e neanche i gatti neri venivano menzionati nelle relazioni dei processi intentati a presunte streghe.




Secondo alcuni esperti la caffettiera raffigurata sulle cartoline odierne è una raffigurazione in chiave moderna del corno che usavano le streghe per contenere gli unguenti (contenenti tra l’altro cicuta e belladonnna che servivano alle streghe per volare.) Il gatto nero invece simboleggerebbe Satana in persona.
Non è chiaro quando iniziò in Svezia l’usanza secondo cui i bambini si travestono da Befana pasquale ma pare che si debba far risalire agli inizi dell’800. Oggi sia i maschietti che le femminucce si travestono da befana e il travestimento prevede un vestito lungo, un foulard in testa ed uno scialle. Le guance devono essere dipinte di rosso e molto spesso si disegnano delle lentiggini sul viso.






Questo vale anche per i maschietti che in alternativa si posso travestire da gatto o cane, oppure da “Befano” con cappello e baffi. Poi i bimbi vanno per le case ad augurare Buona Pasqua e lasciano degli auguri pasquali che loro stessi hanno disegnato. In cambio ricevono dei dolcetti, della frutta o dei soldi. I dolcetti vengono raccolti in un cestino o una caffettiera e vengono poi suddivisi equamente tra i bambini.

(dal web)















































































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